Con sentenza n. 631 depositata il 18 gennaio 2012, la Corte di Cassazione ha affermato che l’accertamento a casa del contribuente da parte della Guardia di Finanza è da considerarsi nullo se l’ufficio non prova in giudizio i gravi indizi in base ai quali i verificatori sono stati autorizzati. L’accesso in locali diversi da quelli in cui viene svolta l’attività imprenditoriale o professionale può essere eseguito, infatti, previa autorizzazione del Procuratore della Repubblica, solo in casi di gravi indizi di violazioni tributarie, per reperire libri, registri, documenti, scritture e altre prove delle violazioni.
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Accertamento a casa del contribuente solo in presenza di “gravi indizi”
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